È cresciuto del 83%, in un anno, il numero delle istanze depositate da imprese lombarde per gestire e comporre le crisi patrimoniali, finanziarie ed economiche. In particolare, nel I semestre 2025 sono state depositate in Camera arbitrale di Milano 201 istanze; erano 110 nel I semestre dell’anno precedente. A livello nazionale si registra, nello stesso periodo di riferimento (I semestre 2025 vs I semestre 2024), un incremento del 93% (875 sono le istanze depositate nel I semestre 2025 in confronto alle 454 istanze depositate nel 2024). (Fonte: elaborazione Camera Arbitrale di Milano (Cam) dei dati dei depositi delle istanze presso le Camere di commercio lombarde e dati nazionali di Unioncamere, sia relativi al I semestre 2025 vs I semestre 2024 che in riferimento al periodo dall’avvio della Composizione Negoziata dal 15/11/2021 al 30/06/2025).
I settori merceologici più coinvolti
L’industria guida la classifica con il 19% delle istanze depositate, seguita dal commercio (14%) e dai servizi (13%). L’edilizia si attesta all’11%, mentre il settore immobiliare rappresenta il 7%. Horeca raccoglie il 6% delle richieste, seguito da agroalimentare (5%), ICT ed editoria (4%) mentre tessile-abbigliamento, artigianato, holding e logistica si attestano al 3%. Più marginale la presenza di pubblicità ed energia ed oil (entrambi al 2%), insieme ai settori sanitario, automotive e sport-viaggi (1%).
“La Composizione Negoziata offre un’importante chance alle imprese in difficoltà: è un supporto per prevenire il default e tentare di garantire il più possibile la continuità aziendale” – ha dichiarato Rinaldo Sali, vicedirettore generale della Camera Arbitrale di Milano e referente per il servizio di composizione negoziata per le imprese lombarde. “Ad oggi la Camera Arbitrale di Milano riceve e gestisce, come Segreteria della Commissione lombarda di composizione della crisi, istituita per legge, il 23% delle istanze nazionali e conta in Lombardia sul 19% degli esperti incaricati rispetto al totale nazionale. È importante, in primo luogo, lavorare su un cambio di prospettiva e sul “fare sistema” a più livelli, con le Istituzioni, le Associazioni di categoria e gli Ordini professionali, per accompagnare le imprese a comprendere le opportunità dell’affrontare la crisi, quando questa è ancora reversibile e sfruttare anzi la crisi per rilanciarsi. In secondo luogo, come Camera Arbitrale, siamo impegnati a garantire la competenza e l’indipendenza dell’esperto chiamato a facilitare il dialogo tra imprenditore e creditori”.