È stato sottoscritto a Milano, presso la sede di Invimit Sgr (la società interamente detenuta dal Mef che si occupa della valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico), l’accordo integrativo tra la Sgr e le sigle sindacali Sunia Milano, Sicet Milano e Unione inquilini Milano per i canoni di locazione di 9 immobili cielo terra, siti nel comune di Milano e apportati dal Pio Albergo Trivulzio al Fondo i3 Sviluppo Italia – Comparto Pat gestito da Invimit Sgr.
L’intesa sottoscritta integra l’accordo territoriale siglato nel luglio del 2023 nella sede del Comune di Milano tra le associazioni della proprietà edilizia e le associazioni dei conduttori Sunia, Uniat e Conia. Gli immobili oggetto dell’accordo sono siti in: Piazza del Carmine 1; Piazza Mirabello 1; Piazza Mirabello 5; Via della Moscova 25; Via Montebello 7/Via San Marco 20; Via Curtatone 14/ Via Orti 29; Corso di Porta Romana 116/116A; Via Petrarca 2; Via Poma 48.
L’accordo prevede una serie di clausole di salvaguardia per gli inquilini, con particolare attenzione per i soggetti meritevoli di tutela, ed è volta a garantire certezza ed equità nella corretta gestione degli immobili, nell’interesse del quotista. Nello specifico, l’intesa è valida solo per gli appartamenti a uso abitativo locati a persone fisiche residenti, escludendo pertanto affitti brevi, transitori e foresterie, unità commerciali, direzionali o altri usi non abitativi, appartamenti affittati da società, enti o professionisti e appartamenti in cui l’inquilino non ha la residenza.
L’adesione all’accordo, inoltre, è possibile per i soli inquilini che non abbiano contenziosi pendenti con il fondo o con il Pio Albergo Trivulzio e/o senza morosità, che sottoscrivano il nuovo contratto entro 30 giorni dalla convocazione. Sui nuovi canoni, che non potranno essere inferiori ai precedenti, sono previsti sconti (applicati secondo Isee ordinario), fino ad un massimo del 35% per famiglie con Isee uguali o inferiori a 15.000 euro.
Per gli anziani e le persone con disabilità grave in linea con i requisiti di accesso alle clausole di salvaguardia, sono previste ulteriori garanzie: agli sconti di cui sopra si aggiunge una riduzione per ulteriori 10.000 euro, inoltre il Fondo si impegna a rinunciare alla disdetta alla prima scadenza del contratto di locazione, infine i criteri di esclusione dalla clausola sociale sono meno ristrettivi.
Al fine di garantire principi di equità, le clausole sociali non si applicano agli inquilini di appartamenti con superficie superiore a 120 mq o che siano intestatari di proprietà adeguate a Milano rispetto al nucleo familiare o di valore catastale superiore 150.000 euro (elevato a 200.000 per over 80 anni e disabili gravi). Tuttavia, per tali casi, così come per chi desiderasse un appartamento più piccolo e economico, è prevista la possibilità di richiedere un cambio per un alloggio di dimensioni inferiori, che verrà individuato nello stesso edificio o in altri di proprietà del Pio Albergo o del Comparto PAT.
Ad ulteriore tutela degli inquilini, verrà istituita una commissione paritetica (costituita da rappresentati della proprietà, degli inquilini e dei sindacati) che potrà valutare richieste specifiche. L’accordo prevede, infine, l’impegno del Fondo ad effettuare nei prossimi anni un rilevante piano di riqualificazione degli immobili, la cui redazione sarà condivisa con le organizzazioni sindacali.
La governance di Invimit Sgr ha così commentato la firma dell’accordo: “Abbiamo raggiunto un punto di equilibrio tra la necessità di garantire la redditività del Comparto e la tutela delle fasce più fragili, nell’interesse del quotista, il Pio Albergo Trivulzio. L’intesa si fonda su criteri oggettivi di equità e di responsabilità. Ringraziamo tutti i soggetti coinvolti – le rappresentanze sindacali, il nostro team, il PAT, le Istituzioni – per il lavoro svolto in questi mesi. Il risultato conferma l’impegno di Invimit SGR nella gestione attenta e sostenibile del patrimonio immobiliare conferito, con l’obiettivo di preservarne il valore sociale, a beneficio della collettività, e quello economico per il quotista”.