Il settore del credito alle famiglie italiane sta vivendo una fase di significativo dinamismo e crescita nei primi mesi del 2025, confermando il trend positivo già registrato nel 2024. Secondo l’Osservatorio credito al dettaglio di Assofin, Crif e Prometeia questo slancio è sostenuto da un contesto economico favorevole, caratterizzato da un rientro dell’inflazione, un ritorno a politiche monetarie più espansive, un aumento dell’occupazione e un recupero dei salari. Tali fattori hanno contribuito alla crescita del reddito disponibile delle famiglie e alimentato la domanda di finanziamenti, segno di una ritrovata progettualità e capacità di spesa.
Nonostante un quadro di incertezza a livello globale, le prospettive del settore indicano una crescita stabile, con livelli di rischio sotto controllo.
Mutui: l’impennata delle erogazioni
Il segmento dei mutui immobiliari si distingue come motore principale di questa ripresa. Dopo una crescita dell’11,6% nel 2024, i flussi di mutui immobiliari alle famiglie consumatrici hanno registrato una ulteriore e marcata accelerazione nei primi tre mesi del 2025, con un incremento del 50,2%.
In dettaglio, il risultato complessivo include una decisa ripresa dei flussi di mutui per acquisto abitazione, che hanno segnato un +46,9% nel primo trimestre 2025, seguendo un +8,6% nel 2024. Questo trend ha avuto un effetto decisivo sulle compravendite immobiliari residenziali, che sono cresciute dell’11,2% nel primo trimestre 2025 (dopo un +1,4% nel 2024), confermando l’importanza cruciale del credito per il progetto casa delle famiglie.
Un altro fattore chiave di questa impennata è la nuova accelerazione delle surroghe, che hanno registrato un impressionante +107,7% nei primi tre mesi del 2025, dopo un +63,7% nel 2024. La prevalenza delle erogazioni a tasso fisso, pari all’88% nei primi tre mesi del 2025, è un elemento di stabilità, non solo per le condizioni più favorevoli offerte alle famiglie, ma anche per l’effetto della crescente tendenza alle surroghe.
Rischio contenuto e stabilità
Nonostante la forte crescita, la rischiosità del credito alle famiglie rimane contenuta. Il tasso di default si è attestato all’1,4% a marzo 2025, stabile da ormai cinque trimestri. Per quanto riguarda i mutui immobiliari, i livelli di rischio restano ancorati ai minimi storici, anche grazie agli effetti degli strumenti a disposizione delle famiglie, in primis la possibilità di ricorrere alla surroga verso formule a tasso fisso e alle rinegoziazioni delle condizioni creditizie. Questo quadro di stabilità è un segnale di un graduale rafforzamento delle condizioni economico-finanziarie delle famiglie italiane. Nel complesso, il 2025 avvia una fase di stabilizzazione della qualità del credito, con tassi di default su valori minimi e nettamente inferiori rispetto ai livelli registrati nelle fasi acute delle crisi passate.
Transizione green e digitalizzazione
Il credito sta inoltre fornendo un impulso positivo a sostegno della transizione ecologica delle famiglie. L’incidenza dei mutui immobiliari per l’acquisto di case green è salita al 14% nel 2024 (dal 12% del 2023). Parallelamente, nel credito al consumo, la quota di finanziamenti finalizzati al miglioramento dell’efficienza energetica dell’abitazione (come pannelli solari o pompe di calore) ha raggiunto il 19% del valore totale dei finanziamenti in ambito casa.
Anche i canali digitali continuano a guadagnare terreno: nel 2024, la quota di volumi di prestiti personali collocati totalmente online ha raggiunto il 15%. Per i mutui immobiliari, il 45% dei flussi è ora intermediato tramite agenti e mediatori.
Attesa una crescita stabile e nuove sfide
In un contesto globale di aumentata incertezza, il credito alle famiglie mostrerà in prospettiva una crescita stabile, con livelli di rischiosità sotto controllo. Nonostante un previsto rallentamento dell’economia italiana nel secondo trimestre 2025, gli impulsi attivati dal Pnrr e la politica economica espansiva della Germania giocheranno un ruolo di sostegno.
Il mercato complessivo del credito è previsto in maggiore espansione quest’anno e nel prossimo biennio, con una crescita che si stabilizzerà intorno al 2%. I flussi di mutui continueranno a crescere, sostenuti sempre più dalla componente di acquisto. Per il mercato dei mutui casa, l’attuazione della direttiva europea case green (Epbd – Energy performance buildings directive) rimarrà un fattore rilevante in prospettiva. Le politiche di offerta resteranno attente alla sostenibilità del debito da parte delle famiglie e al controllo della rischiosità.