Nel III trimestre 2024 sono 209.630 le convenzioni notarili di compravendita e le altre convenzioni relative ad atti traslativi a titolo oneroso per unità immobiliari. La variazione percentuale calcolata sul dato destagionalizzato è pari a +1,5% rispetto al trimestre precedente, mentre la variazione su base annua calcolata sul dato grezzo è di -0,2%.
I dati sono frutto delle analisi Istat. Nel confronto congiunturale le compravendite del comparto abitativo sono in aumento nelle isole (+3,9%), nel nord-ovest (+2,5%), nel nord-est (+1,6%) e al sud (+1,2%), mentre sono sostanzialmente stabili al centro (-0,1%). Le compravendite di immobili a uso economico sono in diminuzione al centro (-4,5%), al sud (-1,3%) e nel nord-est (-0,7%), mentre sono in aumento nelle isole (+1,2%) e pressoché invariate nel nord-ovest (+0,2%).
Il 94,0% delle convenzioni stipulate riguarda i trasferimenti di proprietà di immobili a uso abitativo (196.969), il 5,7% quelli a uso economico (11.966) e lo 0,3% quelli a uso speciale e multiproprietà (695).
Rispetto al III trimestre 2023 le transazioni immobiliari restano sostanzialmente stabili nel comparto abitativo (+0,1%) e diminuiscono nell’economico (-6,0%).
A livello territoriale, su base annua, il settore abitativo aumenta nelle isole (+2,4%) e nel Nord-ovest (+1,5%), diminuisce nel centro (-3,2%) e rimane fondamentalmente stazionario nel nord-est (+0,2%) e al sud (-0,2%). Il settore economico è in calo al centro (-12,4%), nel nord-est (-8,8%) e nel nord-ovest (-5,4%), mentre mostra lievi segnali di crescita nelle Isole (+0,8%) e al Sud (+0,3%). Nell’ambito del settore abitativo le compravendite si riducono nei grandi centri (-0,7%) e aumentano nei piccoli (+0,8%), mentre nel comparto economico risultano in calo sia nei grandi sia nei piccoli centri (rispettivamente, -11,8% e -2,1%).
Le convenzioni notarili per mutui, finanziamenti e altre obbligazioni con costituzione di ipoteca immobiliare sono 79.599. La variazione percentuale calcolata sul dato destagionalizzato è +6,1%, rispetto al trimestre precedente, mentre la variazione su base annua calcolata sul dato grezzo è di +9,8%. L’aumento interessa tutto il territorio nazionale sia su base congiunturale (nord-est +7,4%, nord-ovest e Isole +5,8%, centro +5,6% e sud +5,5%) sia su base annua (nord-est +12,6%, nord-ovest +12,1%, isole +10,1%, sud +6,1%, centro +4,8% e i grandi e piccoli centri, entrambi +9,8%).