Il CdA del gruppo Terna ha esaminato e approvato i risultati al 31 marzo 2025 .
Nel corso dei primi tre mesi del 2025, caratterizzati da un contesto in continua evoluzione e da una richiesta di energia elettrica in Italia in lieve riduzione (-0,7%) rispetto al medesimo periodo del 2024, Terna ha registrato risultati economici in crescita, imprimendo un’ulteriore accelerazione agli investimenti e consolidando il proprio impegno per il Paese, a beneficio della sicurezza del sistema elettrico nazionale, della decarbonizzazione e di una maggiore indipendenza energetica dell’Italia dall’estero.
In particolare, nel corso del primo trimestre dell’anno, Terna ha realizzato investimenti per 562,1 milioni di euro, in aumento del 16,4% rispetto allo stesso periodo del 2024, che già aveva segnato una significativa crescita sull’anno precedente.
“I recenti accadimenti alla rete elettrica della Penisola Iberica dimostrano quanto sia fondamentale proseguire e intensificare gli investimenti in infrastrutture per la transizione energetica e, in particolare, per un sistema elettrico sicuro, resiliente e interconnesso. Terna continua ad impegnarsi nel raggiungimento degli obiettivi ambiziosi del Piano Industriale, con oltre 560 milioni di euro investiti nei primi tre mesi del 2025 e con un target per l’anno di circa 3,4 miliardi di euro. Si tratta di numeri significativi che rafforzano il ruolo strategico del Gruppo al servizio del Paese e che, uniti alle robuste performance trimestrali di tutti gli indicatori economici, sono possibili grazie alla competenza di tutte le persone di Terna, la risorsa principale su cui possiamo contare”, ha dichiarato Giuseppina Di Foggia, ad e direttore generale di Terna.
I ricavi del primo trimestre del 2025, pari a 901,8 milioni di euro, registrano un aumento di 43,7 milioni di euro (+5,1%) rispetto al corrispondente periodo del 2024. Tale risultato è dovuto in gran parte alla crescita dei ricavi delle Attività Regolate, imputabile principalmente all’impatto sul corrispettivo di trasmissione del riconoscimento dell’aggiornamento tariffario, al netto degli incentivi output based rilevati nel primo trimestre 2024. Significativo anche l’incremento dei ricavi delle Attività Non Regolate che riflette, prevalentemente, il maggior contributo derivante dalle attività in ambito Equipment del Gruppo Brugg Cables e del Gruppo Tamini.
L’Ebitda (Margine operativo lordo) del periodo si attesta a 652,0 milioni di euro, in crescita di 24,1 milioni di euro rispetto ai 627,9 milioni di euro dei primi tre mesi del 2024 (+3,8%), primariamente per il miglior risultato delle Attività Regolate.
L’Ebit (Risultato operativo) del periodo, a valle di ammortamenti e svalutazioni pari a 219,2 milioni di euro, si attesta a 432,8 milioni di euro, rispetto ai 418,7 milioni di euro dei primi tre mesi del 2024 (+3,4%).
Gli oneri finanziari netti del periodo, pari a 38,8 milioni di euro, rilevano un incremento di 2,3 milioni di euro rispetto ai 36,5 milioni di euro del primo trimestre del 2024, dovuto principalmente all’utilizzo di nuovi finanziamenti a tassi d’interesse più elevati rispetto alla media dei finanziamenti esistenti. L’incremento viene parzialmente compensato dai maggiori oneri capitalizzati.
Il risultato ante imposte si attesta a 394,0 milioni di euro, rispetto ai 382,2 milioni di euro del primo trimestre 2024 (+3,1%).
Le imposte del periodo sono pari a 118,6 milioni di euro, in aumento di 7,0 milioni di euro rispetto ai primi tre mesi del 2024, essenzialmente per effetto del maggior risultato prima delle imposte. Il tax rate si attesta al 30,1%, rispetto al 29,2% dell’analogo periodo dell’anno precedente.
L’utile netto di gruppo del periodo è pari a 275,3 milioni di euro, in crescita di 7,1 milioni di euro (+2,6%) rispetto ai 268,2 milioni di euro del primo trimestre 2024.
La situazione patrimoniale consolidata registra un patrimonio netto di Gruppo pari a 7.784,8 milioni di euro, a fronte dei 7.524,2 milioni di euro al 31 dicembre 2024.
L’indebitamento finanziario netto si attesta a 11.126,6 milioni di euro, in diminuzione di 33,8 milioni di euro rispetto agli 11.160,4 milioni di euro di fine 2024.
Gli investimenti complessivi effettuati dal Gruppo Terna nel periodo sono pari a 562,1 milioni di euro, in significativa crescita (+16,4%) rispetto ai 482,7 milioni di euro del corrispondente periodo del 2024. Tra i principali progetti del trimestre si segnalano gli avanzamenti del Tyrrhenian Link, il collegamento elettrico sottomarino fra Campania, Sicilia e Sardegna nel cui Ramo Est, quello fra Campania e Sicilia, a maggio è stata completata la posa del primo cavo sottomarino, iniziata a febbraio 2025. A ciò si aggiungono gli avanzamenti del collegamento tra la Toscana, la Corsica e la Sardegna (Sa.Co.I.3), dell’Adriatic Link, l’elettrodotto sottomarino fra Abruzzo e Marche, e quelli delle opere per incrementare la sicurezza e l’efficienza della rete elettrica in alta e altissima tensione nelle aree interessate dai Giochi Olimpici e Paralimpici ‘Milano-Cortina 2026’. Procedono inoltre le attività realizzative dei collegamenti Bolano-Annunziata, fra la Calabria e la Sicilia, Paternò-Pantano-Priolo, fra le diverse zone del mercato elettrico in Sicilia, Colunga-Calenzano, fra Emilia-Romagna e Toscana, e Cassano-Chiari, in Lombardia. A tali interventi si affianca il proseguimento del piano di installazione di apparecchiature, fra cui compensatori sincroni, reattori e resistori stabilizzanti, a beneficio della sicurezza della rete, per complessivi 30,3 milioni di euro investiti nei primi tre mesi del 2025. Inoltre, nel corso del primo trimestre del 2025 sono stati autorizzati, dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e dagli Assessorati regionali competenti, 12 interventi per lo sviluppo della Rete elettrica di Trasmissione Nazionale, per un ammontare complessivo di circa 240 milioni di euro.
I dipendenti del Gruppo, a fine marzo 2025, sono pari a 6.501, in crescita di 81 unità rispetto al 31 dicembre 2024. L’incremento è riconducibile alla politica di rafforzamento delle competenze distintive del Gruppo e alla copertura dei fabbisogni necessari alla realizzazione dello sfidante piano di investimenti previsto dall’aggiornamento del Piano Industriale 2024-2028.