È stato pubblicato l’avviso pubblico relativo al contributo all’affitto per l’annualità 2024 a Roma. Si tratta di contributi integrativi destinati al pagamento dei canoni di locazione. Questo sostegno è rivolto alle famiglie e a coloro che si trovano in difficoltà, con un aiuto che può arrivare fino a 2.000 euro per il singolo richiedente. Lo scrive idealista news in un articolo.
Il contributo comunale erogato non potrà comunque superare il 40% del costo del canone annuo effettivamente versato. L’importo massimo complessivo per richiedente è di 2.000 euro, nei limiti delle disponibilità regionali erogate al comune.
Le domande di partecipazione possono essere presentate fino al 23 giugno 2025.
Chi può accedere al contributo: i requisiti
Per poter beneficiare del contributo, i richiedenti devono possedere i seguenti requisiti alla data di presentazione della domanda:
• Cittadinanza: essere cittadini italiani, di uno Stato dell’Unione Europea con documento in corso di validità, oppure cittadini non appartenenti all’UE con permesso di soggiorno o carta di soggiorno in corso di validità.
• Residenza o domicilio per lavoro/studio: avere la residenza anagrafica nel Comune di Roma oppure essere locatari dell’alloggio per esigenze di lavoro e/o di studio nel Comune di Roma. Il requisito si riferisce all’immobile per il quale si richiede il contributo.
• Contratto di locazione: essere titolari di un contratto di locazione di un’unità immobiliare ad uso abitativo regolarmente registrato. Sono esclusi gli immobili appartenenti alle categorie catastali A1 (abitazioni di tipo signorile), A8 (ville) e A9 (palazzi di pregio storico o artistico).
• Assenza di proprietà immobiliari adeguate: né il richiedente né alcuno dei componenti del nucleo familiare deve possedere diritti di proprietà, usufrutto, uso o abitazione su un alloggio considerato “adeguato alle esigenze del nucleo familiare” (come definito dall’art. 20 del regolamento regionale n. 2/2000 e successive modifiche e integrazioni) nell’ambito territoriale del comune di residenza o di domicilio per esigenze di lavoro/studio.
• Mancanza di altri contributi affitto: non aver già ottenuto, per il periodo a cui si riferisce la richiesta (annualità 2024), altri contributi per il sostegno alla locazione erogati da enti regionali, Enti Locali, associazioni, fondazioni o altri organismi.
• Non assegnatari di alloggi pubblici: né il richiedente né alcuno dei componenti del nucleo familiare deve essere assegnatario di alloggi di edilizia residenziale pubblica (destinati all’assistenza abitativa o di edilizia agevolata/convenzionata).
• ISEE e incidenza canone: possedere un ISEE del nucleo familiare non superiore a 14.000 euro. Inoltre, l’incidenza del canone annuo corrisposto rispetto a tale ISEE deve risultare superiore al 24%. L’ISEE di riferimento è quello in corso di validità alla data di presentazione della domanda. Il valore del canone annuo, al netto degli oneri condominiali, si riferisce all’anno 2024 e deve risultare dai contratti di locazione regolarmente registrati.
Come presentare la domanda
La domanda di partecipazione al bando deve essere compilata e presentata esclusivamente online. Per farlo, è necessario utilizzare il sistema informatico gestionale GECOA 2024. Questo sistema è raggiungibile dal portale istituzionale di Roma Capitale, accedendo alla sezione Servizi Online e selezionando il servizio “GECOA – Gestione Contributo Affitto 2024”.
Per poter accedere alla procedura online, è indispensabile essere in possesso di uno dei seguenti sistemi di identificazione digitale:
• Credenziali SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale)
• Carta Nazionale dei Servizi (CNS)
• Carta d’Identità Elettronica (CIE)
La domanda online deve essere corredata da:
• Permesso o carta di soggiorno in corso di validità, se si è cittadini di uno Stato non appartenente all’Unione Europea.
• Contratto di locazione a uso abitativo regolarmente registrato, intestato al richiedente, per il quale si chiede il contributo.
• ISEE ordinario in corso di validità.
• Autocertificazione che attesti le esigenze di lavoro e/o di studio, nel caso in cui il richiedente non risieda nell’immobile ma vi sia locatario per tali motivi. Questa autocertificazione deve includere specifici dettagli: la denominazione, il Codice Fiscale/Partita Iva dell’azienda/ente/istituto, la sede di lavoro/studio, la tipologia e durata del contratto di lavoro (o il nome del corso di laurea e il numero di matricola), e l’anno di assunzione/iscrizione.
• Codice IBAN intestato al richiedente, riferito esclusivamente a un conto corrente bancario o postale.
Nella domanda, i beneficiari dovranno indicare sia l’importo del canone annuo (al netto degli oneri condominiali) riferito all’alloggio, sia l’importo totale delle mensilità pagate nell’anno 2024.
In caso di inserimento di dati errati, è possibile annullare la domanda e ripresentarla di nuovo. La nuova domanda inviata annulla e sostituisce la precedente. Questa possibilità è concessa fino alla chiusura della piattaforma GECOA, ovvero entro il termine ultimo del 23 giugno 2025.