Le grandi capitali europee restano centri pulsanti, ma le opportunità immobiliari più interessanti si stanno spostando altrove: verso realtà meno centrali, ma ben collegate e con una qualità della vita elevata. I compratori guardano con sempre maggiore interesse a contesti alternativi rispetto ai tradizionali poli urbani, anche per contenere i costi e puntare su un miglior equilibrio tra lavoro e tempo libero.
I prezzi al metro quadro seguono dinamiche molto eterogenee tra Paese e Paese: Germania e Austria hanno registrato un calo dei prezzi a fronte di un clima di cauto sentiment dei consumatori, mentre Spagna e Repubblica Ceca hanno visto una forte crescita dei prezzi, frutto di un’elevata domanda a fronte di un’offerta limitata. Il mercato immobiliare italiano si è confermato uno dei più accessibili tra le principali economie del Continente. Persino Milano, la città più cara d’Italia, offre prezzi sostanzialmente inferiori rispetto ad altre grandi città europee. Ad esempio, i prezzi di vendita degli appartamenti al metro quadro risultano inferiori del 51% rispetto a Monaco di Baviera e del 39% rispetto ad Amsterdam.
Questo è quanto emerge dalla nuova edizione dell’Housing insider: european real estate insights 2024, realizzata da Remax Europe attraverso un’analisi dei dati interni ed esterni provenienti da tutta Europa.
Comprare casa in Europa: dove costa di più (e dove meno)
Tra le città europee più ambite spiccano Praga, Berlino e Madrid, nonostante un aumento del 16% dei prezzi al metro quadro che ha portato il costo degli appartamenti a quota 5.221 euro/mq, superando Barcellona (5.052 euro/mq), dove si evidenziano incrementi più modesti. Milano ha guidato la crescita in Italia, con un aumento dei prezzi delle case del 10% e degli appartamenti del 4% con un costo medio di 4.827 euro/mq, seguita da Roma (3.238 euro/mq per gli appartamenti e 2.227 euro/mq per le case). A guidare la classifica delle città europee più care è Monaco, dove gli appartamenti raggiungono un prezzo medio di 9.965 euro/mq. Tra le città più economiche spiccano Valencia, dove gli appartamenti costano in media 2.114 euro/mq, e Napoli, con il prezzo medio degli appartamenti a 2.789 euro/mq che scende a 1.990 euro/mq per le case. A Praga e Brno i prezzi degli appartamenti sono rimasti molto elevati a causa della forte domanda alimentata dalla richiesta di persone che si trasferiscono per motivi lavorativi, mentre Lisbona ha visto i prezzi salire grazie alla concorrenza stimolata dagli acquirenti internazionali, raggiungendo quota 4.203 euro/mq, quasi il 40% in più rispetto a Porto. Nell’Europa meridionale e orientale, l’impatto è stato più pronunciato, con tassi più bassi e interventi governativi che hanno reso gli acquisti di case più accessibili, creando slancio sul mercato.
Europa a confronto: dove conviene investire
L’analisi di Remax evidenzia un’Europa immobiliare a più velocità, con forti disparità tra i diversi mercati immobiliari del continente. Alcune città hanno ormai raggiunto livelli di maturità elevati, con margini di crescita più contenuti, mentre altre si stanno distinguendo per la loro attrattività e il potenziale di rivalutazione. Dall’indagine emerge che l’Italia continua ad essere una piazza interessante per gli investitori europei e internazionali orientati verso immobili di lusso e destinazioni turistiche come Roma e Firenze e diverse località costiere e montane. L’attrattività per questi investitori deriva anche dagli incentivi fiscali competitivi dell’Italia e dalle sue località di fama internazionale che offrono immobili storici in posizioni urbane privilegiate. La combinazione di patrimonio architettonico e appeal globale crea nel nostro Paese un contesto di mercato davvero distintivo, confermando che non è solo il prezzo a determinare la bontà di un investimento.
A influire sulla scelta intervengono diversi fattori, alcuni dei quali non strettamente legati alle caratteristiche dell’immobile, come spiega Dario Castiglia, ceo & Founder di Remax Italia. “I dati ci dicono che oggi, più che mai, investire richiede una visione strategica. Non basta più guardare all’indirizzo: serve considerare infrastrutture, piani di sviluppo urbano e soprattutto efficienza energetica”. A questo si aggiungono i grandi eventi internazionali capaci di trasformare l’identità e il valore dei quartieri, come le Olimpiadi di Milano-Cortina 2026 e il Giubileo 2025, che stanno stimolando lo sviluppo infrastrutturale, alimentando l’interesse per immobili sia residenziali che turistici. Ciò conferma Milano e Roma tra le città più attrattive d’Europa.
Affitto o acquisto: due facce dello stesso trend
Il mercato delle locazioni in Europa è in fermento. In Germania e Austria, gli elevati costi di proprietà hanno spinto gli affitti. Anche Spagna e Portogallo hanno registrato aumenti dei canoni, frutto di un’offerta spesso insufficiente a fronte di una crescente domanda, soprattutto nelle grandi città. In mercati dove i prezzi sono ancora sostenibili, l’acquisto torna a essere un’opzione competitiva anche per chi in passato considerava l’affitto una scelta obbligata.
Previsioni 2025: stabilità, selettività e nuove rotte d’investimento
Dopo un 2024 di assestamento, guardando al 2025 si prevede una stabilizzazione in molti mercati, con una maggiore accessibilità economica che sostiene un aumento degli investimenti. Le prospettive, dunque, restano improntate alla cautela, ma con segnali di crescita moderata. Secondo i dati elaborati da Remax, i compratori punteranno su immobili energeticamente efficienti e sui risparmi a lungo termine che ne derivano, guardando con interesse anche località meno centrali ma ben collegate.
In Italia si attende una crescita contenuta dei prezzi nelle grandi città e un’accelerazione in alcune aree del sud e nelle periferie ben servite.
“Il nostro Paese rappresenta una delle opzioni più interessanti per gli investitori: non solo per i prezzi ancora competitivi, ma anche per le prospettive di sviluppo collegate a trasformazioni urbane, eventi internazionali e domanda abitativa più evoluta”, conclude Castiglia.