Nel 2024 calo significativo dei crediti secured assistiti da garanzie immobiliari

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Confermate le previsioni di contrazione del mercato Npe in termini di Gross book value (Gbv). In un contesto privo di operazioni straordinarie e jumbo deal, il volume complessivo di Non performing exposures (Npe) transato si è attestato a 24 miliardi di euro, in calo rispetto ai 30,9 miliardi del 2023. Tuttavia, al netto dell’operazione straordinaria da 6,9 miliardi legata all’acquisizione di Revalea da parte di Banca Ifis nel 2023 (più riconducibile a logiche di M&A che a una cessione di portafoglio in senso stretto), il mercato mostra una sostanziale stabilità nei volumi effettivamente scambiati. Questa la fotografia che emerge dall’Annual report 2024 dell’Osservatorio nazionale sull’Npe market di Credit village.

A fronte di questa apparente contrazione, il 2024 ha registrato una netta ripresa nel numero di transazioni, tornate sopra la soglia delle 500 dopo due anni di flessione.

Le operazioni censite sono state infatti 504, contro le 458 del 2023, segno di una rinnovata dinamicità tra seller e buyer, con un picco che si è registrato nel quarto quarter, con 208 operazioni concluse.

I report sottolinea la conferma del sorpasso del mercato secondario su quello primario in termini di Gbv movimentato, pur rimanendo ancora limitato rispetto allo stock complessivo di circa 290 miliardi di euro di crediti deteriorati attualmente detenuti nei bilanci di investitori e debt buyer che li hanno acquisiti negli anni passati.

Sul fronte degli originator bancari più attivi, si distinguono Banco Bpm e UniCredit, che confermano l’evoluzione nelle logiche di dismissione, ormai sempre più orientate all’efficienza e alla valorizzazione. Trend confermato anche dalle operazioni multioriginator condotte da Iccrea (Gruppo delle Bcc) e dal Consorzio delle Banche Popolari Luigi Luzzatti, che – in assenza di operazioni con Gacs da oltre tre anni – hanno strutturato cessioni su portafogli ben delimitati, intercettando l’interesse di investitori con strategie differenti. Sul versante dei buyer, Credit Factor si conferma anche nel 2024 l’operatore più dinamico, sia per volumi acquisiti sia per numero di operazioni concluse.

Quanto alle asset class oggetto di cessione, si segnala un calo significativo dei crediti secured assistiti da garanzie immobiliari: nel 2024 sono state censite operazioni con sottostante crediti ipotecari per 7,2 miliardi di euro di GBV, in forte calo rispetto ai 12,3 miliardi del 2023.

Incremento significativo invece nelle transazioni di portafogli unsecured, ossia non garantiti, passate dalle 139 del 2023 alle 180 del 2024. Infine, è ancora prematuro valutare l’impatto della SMD, la nuova regolamentazione in fase di recepimento della Direttiva Ue 2167/21. Permangono infatti numerosi dubbi sulla reale efficacia della norma e sulla sua capacità di raggiungere gli obiettivi originari di trasparenza ed efficienza del mercato secondario.

“Il Report evidenzia come la cessione dei crediti deteriorati non sia più una via obbligata per le banche, ma una scelta strategica e di convenienza, con i portafogli NPE sempre più considerati asset da valorizzare. Il mercato NPE si conferma dunque vivace, ma in trasformazione, con una sempre maggiore attenzione alla diversificazione e alla specializzazione, che si afferma come il vero driver competitivo per investitori e servicer,” dichiara Roberto Sergio, direttore centro studi di Credit Village.

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