Il museo Mudi del Cocoricò si espande in digitale

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Mudi, il primo museo d’arte contemporanea ospitato negli spazi di una discoteca, al Cocoricò, oggi nasce e prende forma anche in digitale: MUDI MUseo DIgitale sarà accessibile non solo fisicamente all’interno del Cocoricò, ma anche digitalmente, ovunque e da chiunque attraverso il sito www.spatial.io e dalla homepage www.cocorico.it/mudi.

Mudi è il primo museo-discoteca e rappresenta la fusione innovativa tra arte contemporanea e club culture, un viaggio multisensoriale senza precedenti attraverso una selezione curatoriale di opere d’arte contemporanea, installazioni interattive e spettacoli immersivi. Un museo aperto, inaugurato lo scorso anno, che vuole scardinare l’accezione più tradizionale legata a questo concetto e proporsi come una nuova forma di intrattenimento culturale, in dialogo con il divertimento che una discoteca può offrire, sotto i valori di unione e condivisione di cui Cocoricò, realtà all’avanguardia, si è fatto portavoce fin dalla sua nascita.

Un museo per tutti, ovunque. Con Mudi Digital, la celebre Piramide si trasforma anche in un’esperienza virtuale interattiva, visitabile sia da browser su computer sia da mobile tramite l’app gratuita Spatial. Non si tratta di una semplice replica, infatti il museo digitale include le opere degli artisti presenti nel museo fisico, arricchite da nuove sorprese e ambientazioni che solo il metaverso può permettere. Grazie alla funzione di teletrasporto, i visitatori potranno esplorare ambienti inediti e contenuti extra, pensati per rendere ancora più immersiva e ludica l’esperienza, la prima una caccia al tesoro molto sorprendente.

Un’esperienza videoludica per tutti

MUDI Digital nasce come un’esperienza videoludica pensata per chi non riesce a visitare il museo fisico di Riccione, ma anche come un percorso straordinario per chi il Cocoricò lo conosce già e vuole esplorarlo sotto nuove prospettive.

Visita anche il museo fisico dentro al Cocoricò
Nel frattempo, il MUDI fisico resta visitabile: chiunque partecipi a una serata al Cocoricò può ammirare dal vivo le opere degli artisti italiani che hanno dato nuova vita agli spazi della Piramide, in un intreccio di arte contemporanea, club culture e sperimentazione visiva.

Gli artisti

Gli artisti coinvolti — Abraxass, Collettivo Cesura (Luca Santese, Marco Paolo Valli), David Pompili, Fabio Weik, Filippo Sorcinelli, Isabella Nardon, Jacopo Noera, Ka$ap Rocky, Laura Tura, Nic Paranoia & Deepho, Odd, Riffblast, Rocco Trussoni, Sara Leghissa, Sara Scanderebech e la stessa Unfollow Advertising — interpretano lo spirito di libertà e creatività che anima da sempre il Cocoricò. Tutte le opere sono acquistabili, chiedendo informazioni direttamente dal sito del Cocoricò.

La curatela del progetto è firmata da Unfollow Advertising, sotto la direzione di Mike Pagliarulo e la direzione artistica di Alessandro Leoni. L’ambiente virtuale del museo digitale è stato ideato e sviluppato in collaborazione con i 3D artist Lorenzo Fornaciari e Cristiano Sforacchi. Il percorso verso il museo digitale è iniziato cinque anni fa, quando Lorenzo Fornaciari e Unfollow hanno cominciato a immaginare come proiettare l’iconico Cocoricò in uno spazio meta-fisico futuristico. Durante il periodo del Covid, è stata creata una prima demo di videogioco che ha permesso di condurre test ed esperimenti, raccogliendo idee e suggestioni sull’estetica e sull’esperienza che si voleva offrire ai futuri visitatori. Partendo da quella visione iniziale, è stato poi avviato il lavoro di costruzione della piattaforma 3D definitiva. Al team si è unito Cristiano Sforacchi, con cui sono stati modellati uno a uno tutti gli spazi, gli arredi e i dettagli architettonici del Cocoricò, ricostruendo virtualmente ogni ambiente del locale. Successivamente è stato il turno delle opere d’arte: cornici, installazioni e dettagli sono stati digitalizzati e ricreati, attraverso una combinazione di tecniche tradizionali e nuove tecnologie come l’intelligenza artificiale. A partire da fotografie e planimetrie storiche, Lorenzo Fornaciari e Cristiano Sforacchi hanno ricostruito l’intero spazio virtuale, poi reso esplorabile online attraverso applicativi da videogame, per permettere a chiunque di vivere l’esperienza del Mudi ovunque si trovi.

Unfollow ha già raccolto i primi riconoscimenti: l’intero progetto Mudi è entrato nella shortlist degli Adci Awards, il premio ufficiale dell’Art directors club italiano.

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