Ospedali modulari e flessibili: la nuova frontiera della sanità

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La progettazione ospedaliera sta vivendo una profonda trasformazione, spinta dai mutamenti sociali, tecnologici e climatici sempre più rapidi, verso la necessità di strutture più flessibili, efficienti e resilienti. In un mondo in cui le emergenze sanitarie possono verificarsi in modo imprevedibile, la capacità di espandere rapidamente gli ospedali o di riconfigurarne gli spazi, diventa un elemento fondamentale per garantire un’assistenza tempestiva e adeguata. In questo contesto, il concetto di ospedale modulare e flessibile rappresenta uno dei fulcri su cui dovrebbe imperniarsi la progettazione sanitaria.

Il concetto di ospedale modulare può essere riferito a due macrocategorie:

Ospedali modulari fissi
ospedali modulari progettati e realizzati come edifici permanenti ma trasformabili, adattabili e ampliabili, integrati con il territorio.

Ospedali modulari/mobili prefabbricati
ospedali che puntano sulla rapidità di montaggio, la mobilità, la temporaneità e possibilità di riutilizzo, realizzati con moduli simili a container o box sanitari.

Ospedali modulari fissi

Prefabbricati o non, sono strutture sanitarie progettate con principi di stazionarietà per un uso stabile permanente o semipermanente ma con caratteristiche di trasformabilità, espansione e riconfigurazione.

Sono concepiti come un insieme di moduli funzionali, cioè unità autonome ma collegate, ognuna con una funzione specifica (ad esempio: pronto soccorso, terapia intensiva, diagnostica, ecc.). Questo approccio permette grande flessibilità nella riconfigurazione e nell’espansione in quanto potranno essere aggiunti altri moduli in futuro o riconfigurare quelli esistenti. Ciò richiede, già in fase di progettazione, una grande chiarezza e distinzione funzionale in quanto ogni area ha caratteristiche definite e ben delimitate.

Sono “fissi”, ovvero permanenti, costruiti per restare in quel luogo a lungo termine. Non sono né mobili, né temporanei.

Ciò li distingue fondamentalmente dalla seconda categoria, in quanto non prefabbricati o preassemblati, ovvero che non sono composti da elementi già pronti prodotti in stabilimento ma realizzati sul posto, con tecniche edilizie tradizionali o prefabbricate.

Caratteristiche principali sono l’utilizzo di maglie strutturali modulari studiate su diverse possibili destinazioni funzionali degli spazi, di partizioni interne flessibili con pareti “leggere” (cartongesso, pareti mobili) per facilitare riconfigurazioni interne future con demolizioni “pulite”.

Gli impianti (elettrici, idraulici, HVAC, gas medicali) sono integrati e progettati per ogni modulo, passando attraverso cavedi tecnici accessibili per manutenzione e pensati per essere espandibili e facilmente manutenibili.

Grande importanza viene data alla progettazione dall’involucro in termini di isolamento termico e acustico con impiantistica efficace ed efficiente utilizzando energie rinnovabili.

L’ opportunità della progettazione di ospedali modulari fissi è inoltre enfatizzata da tempi di realizzazione delle strutture sanitarie piuttosto lunghi (in Italia circa 10/15 anni dal momento della manifestazione della necessità) e dal ciclo di vita teorico della struttura sanitaria stessa pari a 50/60 anni.

Ciò significa che già in fase di esecuzione di una struttura sanitaria potrebbero rendersi necessarie variazioni sensibili rispetto al progetto orinario.

Alcuni esempi

Nuovo Ospedale di Monopoli-Fasano (Puglia). Pensato per accogliere diverse tipologie di pazienti, con reparti separati ma interconnessi. Può adattarsi a situazioni di emergenza grazie alla logica modulare, pur essendo un edificio stabile e permanente.
Ospedale San Gerardo – Monza (riqualificazione e ampliamento); ristrutturato seguendo criteri modulari con suddivisione in aree funzionali pensate per permettere maggiore adattabilità.

Ospedali pubblici in Emilia-Romagna (progetti post-Covid). Dopo l’emergenza Covid, la Regione Emilia-Romagna ha promosso la costruzione di nuove ali ospedaliere con logica modulare ma fissa, con l’obiettivo di ampliare l’offerta sanitaria in modo permanente, ma con strutture organizzate per essere flessibili internamente. Anche in questo caso: non prefabbricate, ma costruite con muratura e cemento armato.

Ospedali modulari/mobili prefabbricati

Sono strutture sanitarie che si basano sull’utilizzo di elementi prefabbricati e preassemblati, sulla flessibilità di montaggio e adattamento delle strutture.

Principalmente vengono realizzati utilizzando le seguenti tecniche costruttive:

Prefabbricazione in stabilimento

Moduli prefabbricati: ogni modulo viene progettato in modo tale da poter essere facilmente assemblato e adattato agli altri moduli. Spesso hanno dimensioni standardizzate, 3×9 m o 3×12 m, che consentono la massima flessibilità in fase di assemblaggio, riducendo anche i costi di produzione e i tempi di costruzione. I componenti principali degli ospedali modulari, come pareti, pavimenti, tetti e impianti, vengono prefabbricati in un’officina o in uno stabilimento.
Tempi di costruzione rapidi: poiché gran parte della costruzione avviene in fabbrica, il tempo per il completamento di un ospedale modulare è significativamente ridotto, con un montaggio in loco che può richiedere solo pochi giorni o settimane.

Assemblaggio modulare in loco

Montaggio a secco: i moduli prefabbricati vengono trasportati sul sito e assemblati senza la necessità di operazioni di costruzione complesse.
• Flessibilità e adattabilità: una delle caratteristiche principali degli ospedali modulari è la possibilità di adattare il layout e la configurazione in base alle esigenze specifiche, per esempio, aggiungendo o rimuovendo moduli in base al numero di pazienti o alla natura delle prestazioni sanitarie richieste.

Struttura portante e materiali leggeri

Acciaio e alluminio: le strutture portanti degli ospedali modulari sono spesso realizzate in acciaio o alluminio, materiali leggeri e resistenti che facilitano il trasporto e la rapida installazione dei moduli. Questi materiali offrono anche una grande durabilità e resistenza agli agenti atmosferici.
Pannelli sandwich: i pannelli sandwich (combinazione di materiali leggeri e resistenti, come poliuretano o polistirene, racchiusi tra due strati di metallo o materiali compositi) sono utilizzati per le pareti esterne, che offrono isolamento termico e acustico.

Impianti e tecnologie integrate

Impianti preinstallati: gli ospedali modulari sono progettati per integrare impianti come elettricità, riscaldamento, ventilazione e aria condizionata (HVAC) direttamente nei moduli prefabbricati. Ciò riduce la necessità di interventi complessi durante l’assemblaggio e assicura che gli impianti siano già operativi.
• Sistemi sanitari avanzati: Gli ospedali modulari possono includere anche impianti sanitari, come sistemi di ossigeno, gas medicali e impianti di evacuazione dei rifiuti, già predisposti nei moduli.

Design flessibile e sostenibile

• Modularità e ampliamento: la struttura modulare permette l’espansione o la rimozione di moduli, a seconda delle necessità. Ad esempio, in situazioni di emergenza, si possono aggiungere moduli per aumentare rapidamente la capacità ospedaliera.
Efficienza energetica: molti ospedali modulari sono progettati con un’attenzione particolare all’efficienza energetica. Ad esempio, possono includere pannelli solari, impianti di raccolta dell’acqua piovana, sistemi di riscaldamento e raffreddamento ad alta efficienza.
• Materiali ecocompatibili: gli ospedali modulari possono essere costruiti utilizzando materiali ecocompatibili e facilmente riciclabili. Questo approccio riduce l’impatto ambientale della costruzione e facilita la gestione sostenibile della struttura.

Tecnologie avanzate di costruzione

• Tecnologia BIM (Building Information Modeling): il BIM è un software che permette di progettare l’ospedale in 3D prima della costruzione. Questo approccio assicura una pianificazione precisa e la gestione ottimale delle risorse e dei tempi di costruzione.
• Stampa 3D e robotica: alcuni progetti di ospedali modulari sperimentano l’uso della stampa 3D per la produzione di componenti prefabbricati o l’impiego della robotica per assemblare i moduli in modo più rapido e preciso.
Sistemi di sicurezza e controllo qualità
Certificazioni e normative: i moduli prefabbricati per ospedali modulari sono realizzati secondo normative sanitarie e di sicurezza rigorose. Ciò garantisce che la struttura soddisfi gli standard sanitari e le normative anti-sismiche (se necessarie) per garantire la sicurezza dei pazienti e degli operatori sanitari.
Isolamento sanitario: i moduli per ospedali modulari sono progettati per garantire una separazione adeguata tra le varie aree (ad esempio, tra stanze per pazienti infetti e aree pulite), minimizzando il rischio di contaminazione e garantendo il corretto flusso di persone e materiali all’interno della struttura.

Di seguito alcuni esempi

In contesti di emergenza (come pandemie, disastri naturali);

Ospedale modulare di Wuhan, Cina (2020); durante l’epidemia di COVID-19, la Cina ha costruito in tempi record ospedali modulari a Wuhan per trattare i pazienti. L’ospedale Huoshenshan, in particolare, è stato costruito in soli 10 giorni con oltre 1.000 posti letto.

In aree di crisi o conflitto

Emergency Response Units (ERUs): strutture gonfiabili o containerizzate utilizzate in Siria, Yemen, Ucraina, Haiti operative in 48-72h, con team specializzati.

Per necessità di espandere temporaneamente o in via definitiva la capacità ospedaliera

In Rwanda, è stato creato un ospedale modulare per aumentare la capacità sanitaria nel paese.
In Somalia, sono stati creati ospedali modulari per rispondere alla scarsità di strutture sanitarie in alcune zone rurali e difficilmente accessibili.

In conclusione, la combinazione di prefabbricazione avanzata, tecnologie smart e soluzioni architettoniche flessibili stanno ridefinendo il concetto stesso di ospedale, trasformandolo in una struttura dinamica, capace di evolversi nel tempo con le esigenze della società.

EET Cobolli Gigli e Monico Srl nasce nei primissimi anni ‘50 come studio di architettura associato tra gli architetti Giorgio Monico e Sergio Cobolli Gigli. L’attività viene portata avanti dai rispettivi figli Riccardo Monico e Stefano Cobolli Gigli dall’inizio degli anni Ottanta ad oggi e nel corso del tempo la società si è occupata di edilizia civile nei diversi campi progettando edifici ad uso abitativo, stabilimenti, alberghi e specializzandosi in particolare nel settore sanitario e dell’edilizia ospedaliera. A portfolio EET annovera importanti opere pubbliche, oltre che private, con un’esperienza pluridecennale e clienti che spaziano equamente dal pubblico al privato. Con oltre 70 anni di storia, EET nel 2023 è entrata a far parte del gruppo WIP, rimanendo una società a sé stante del gruppo e conservando la propria identità, la propria denominazione sociale, il proprio team e la propria sede.

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