L’Unione Europea sta valutando di rendere più flessibili i requisiti per le banche che concedono credito edilizio. L’obiettivo è aumentare l’offerta di alloggi facilitando la promozione e la costruzione di case. Lo riporta un articolo pubblicato da Idealista News.
Attualmente, in seguito alla crisi finanziaria del 2008, le banche devono considerare un rischio ponderato del 150% per i crediti concessi per finanziare la realizzazione di progetti immobiliari. In altre parole, per ogni 100 euro prestati, le banche devono tenere conto di 150 euro nel calcolo delle attività ponderate per il rischio (RWA), cioè come se ne avessero prestati 150.
La proposta prevede di ridurre questa ponderazione al 100% in alcuni casi. Questo alleggerimento dei requisiti mira a incentivare le banche a finanziare maggiormente il settore immobiliare.
La riduzione della ponderazione del rischio dal 150% al 100% si verifica quando è soddisfatta almeno una tra queste tre diverse condizioni:
• l’esistenza di sostanziali acconti sulle proprietà;
• investimenti da parte di promotori di capitale proprio, non finanziati dalle banche;
• l’esistenza di un numero significativo di contratti di prevendita firmati.
Secondo una fonte ufficiale della Banca del Portogallo (BdP), questa modifica aumenterà la “sensibilità al rischio” del metodo standard di calcolo dei requisiti patrimoniali per le banche. Si prevede che le nuove modalità rifletteranno meglio i diversi modelli di finanziamento e le fasi del processo edilizio, soprattutto per le posizioni garantite da immobili residenziali o commerciali.
La relazione finale è prevista entro luglio.