Il Cosiglio di amministrazione di Borgosesia ha aggiornato il piano strategico approvato nel dicembre ’23, estendendo la durata al 2027.
Dal punto di vista quantitativo il documento – pur ipotizzando una crescita degli asset under management ripartita in un arco temporale più lungo di un anno – evidenzia un margine lordo delle attività operative del triennio ‘25-‘27 stimato in complessivi 64 milioni di euro ed un patrimonio netto della capogruppo a fine Piano, al lordo della distribuzione di dividendi e degli effetti fiscali, atteso in 71 milioni.
Gli aum a piano sono previsti in sensibile crescita sino a un valore prossimo ai 300 milioni di euro al 2027, ma con una componente largamente prevalente di gestione per conto di terzi investitori. Sotto il profilo della selezione degli asset di investimento collegati al mondo immobiliare saranno ancor più previlegiati target rivenienti da special situation con orizzonti temporali di disinvestimento massimi di 36 mesi.
In termini qualitativi il Piano segna anche una progressiva accelerazione del processo di transizione verso un modello two sided markets che consolidi il profilo di Borgosesia come alternative asset manager, ossia una piattaforma di investimento e gestione, focalizzata sulle special situation e opportunities.
In particolare, a fianco dell’asset class tipica del Gruppo – cioè quella inerente single name npl e/o ristrutturazioni nel mondo immobiliare incentrata su interventi value added di durata contenuta e caratterizzati da una incidenza dei capex limitata – troverà posto in maniera più rilevante quella alternative che si concentrerà sulle attività a supporto dei processi di turnaround aziendali, mettendo a frutto le sinergie sviluppabili con la società OneOSix nel campo della “finanza ponte”.
L’acquisizione di OneOSix, per la quale sono in corso le interlocuzioni inerenti gli aspetti autorizzativi della Vigilanza, è attesa perfezionarsi nei prossimi mesi.
Da ultimo il Piano, al solo fine di anticipare il raggiungimento dei relativi obiettivi, considera anche la possibilità, al verificarsi delle opportune condizioni economiche, didar corso alla dismissione di parte del portafoglio immobiliare “diretto” anche nell’ambito di operazioni di finanza straordinaria.