Nel contesto retail, con il termine “momenti epic£ si intende la capacità di un’impresa di offrire un acquisto che diventa esperienza, qualcosa di memorabile e che sappia andare oltre le aspettative. Questo vale per chi acquista in negozio e per chi lo fa online, consumatori che – secondo l’ultima analisi BVA Doxa – dal retail vogliono tutti le stesse cose: efficienza, facilità di acquisto e servizi digitali.
Il commercio elettronico dovrà quindi fare i conti con clienti che vogliono vivere l’acquisto come un momento che sappia stupirli, questione decisiva perché i momenti chiave in un’esperienza d’acquisto possono influenzare significativamente la soddisfazione del cliente e, di conseguenza, la scelta di acquistare o meno.
Cresce, inoltre, la richiesta di una maggiore personalizzazione da parte dei clienti (75%), mentre il 63% è disposto a cedere i propri dati, ma solo ai brand e alle aziende di cui si fidano e in cui si riconoscono e che in cambio possono offrire loro proposte su misura.
Facilità e un ecosistema di servizi diventano i nuovi must-have per le aziende di tutti i settori del retail, dalla gamma di pagamenti digitali disponibili al servizio di consegna a casa fino ai pagamenti ultra veloci.
Equilibrio tra online e offline
Il 2025 sembra quindi essere l’anno di equilibrio tra l’online e l’offline. Secondo Colliers, dal 2020, molti marchi nativi digitali si stanno rivolgendo a sedi fisiche per espandere la portata potenziale. Questi marchi stanno dimostrando che approcci più completi sono essenziali per guidare la crescita. Di conseguenza, Colliers prevede che i rivenditori si concentreranno su un approccio opticanale anziché omnicanale, ottimizzando tutti i canali in gioco.
Le vendite da e-commerce in termini di percentuale delle vendite al dettaglio totali hanno raggiunto il picco nel secondo trimestre del 2020, raggiungendo il 16,4%. Da allora, sono scese al 14,7% alla fine del 2022. Sebbene le vendite online siano diminuite negli ultimi anni, rimangono forti e si prevede che cresceranno poiché il futuro del settore del retail probabilmente comporterà un mix di acquisti online e di persona.
Colliers sottolinea, quindi, che l’apertura di un negozio fisico può aumentare significativamente le vendite online, poiché i rivenditori che hanno aperto sedi fisiche hanno registrato un aumento medio delle vendite del 37% nelle rispettive aree geografiche.
Nel 2024 acquisti online +6%
Secondo i dati dell’ Osservatorio eCommerce B2c Netcomm – School of Management del Politecnico di Milano, nel 2024 gli acquisti eCommerce B2c degli italiani valgono 58,8 miliardi di euro (+6% rispetto al 2023).
Da un lato i servizi continuano il loro percorso di crescita, soprattutto grazie alle performance positive del settore turismo e trasporti e del ticketing per eventi, e il valore degli acquisti online per la macro-categoria raggiunge 20,6 miliardi di euro (+8%). Dall’altro il valore dell’eCommerce di prodotto aumenta, anche se con ritmi più contenuti rispetto agli anni scorsi: gli acquisti online toccano 38,2 miliardi di euro (+5%).
Secondo Alessandro Perego, responsabile scientifico degli osservatori digital innovation del Politecnico di Milano. “ Il futuro dell’eCommerce è orientato all’ottimizzazione dei processi, alla sperimentazione tecnologica (in primis AI ed Extended Reality) e alla prova di nuove modalità di interazione con i consumatori e di nuovi modelli di business, molto spesso platform-based”.
Nel 2025 i consumi usciranno dalla fase prudenziale
Secondo il Mid year consumer outlook 2025 di NielsenIQ nel 2025 la spesa globale dei cittadini aumenterà del +6% , portandosi a 3,2 miliardi di dollari in più rispetto al 2024. La crescita sarà legata all’adozione di nuove tecnologie da parte dei retailer, tra tutti l’intelligenza artificiale e il portare avanti una strategia multicanale.
Pubblico diviso tra sostenibilità e ricerca del prezzo
Secondo l’analisi Stato dell’arte della sostenibilità per imprese e consumatori realizzata per Confindustria gli italiani prediligono prodotti di alta qualità, ma il prezzo resta determinante.
Nonostante l’aspetto economico abbia un grosso peso, cresce il ruolo della sostenibilità, che risulta essere rilevante per circa l’80% degli intervistati, di cui il 28% si dichiara molto attento a questo fattore e il 52% abbastanza attento. Il 20% si dichiara indifferente o considera la sostenibilità non rilevante.
Secondo i dati Ecdb, il colosso cinese del fast fashion Shein ha conquistato l’e-commerce europeo con un fatturato netto di 8,8 miliardi di dollari nel 2023. Le vendite nette online più elevate tra i primi 100 negozi di moda online di ciascun mercato si registrano in Spagna, Francia, Italia, Portogallo e Grecia. E i marchi del fast fashion generano la quota più alta di vendite nette tra i primi 100 negozi di moda online.
Amazon lancia Haul
Per ora Haul è disponibile solo in versione beta negli Stati Uniti ma Amazon ha annunciato il lancio anche in altri paesi del mondo. Si tratta di una sezione del portale dove acquistare un’ampia selezione di prodotti, tutti con un prezzo pari o inferiore a 20 dollari.
La risposta ‘amazoniana’ a Temu e Shein può quindi suggerire che l’e-commerce sta seguendo due vie, una dove l’attenzione è sulla sostenibilità e sulla qualità, l’altra che guarda principalmente al prezzo.
Stando ai trend del commercio elettronico per i prossimi anni, le due strade correranno parallele, incrociandosi nella sfera tecnologica, nella sinergia con i negozi fisici e nella necessità di costruire un’esperienza di acquisto ‘epic’, qualsiasi cosa questo possa significare.